sabato 13 febbraio 2010

Il credulone

Due amici si incontrano dopo tanto tempo:
- Come stai?
- Sto bene, poi ho iniziato il mio nuovo lavoro, faccio il giardiniere. Tu come stai?
- Sto bene. In che piante sei specializzato?
- In salici piangenti.
- Ah, ti costa molto mantenerlo in vita, devi comprare molti fazzoletti.
- Si, poi fa angosciare anche me, semina tristezza!
- Ah, è un albero magico, che bello, può seminare, che cosa crescono lacrime?
- Si, sono i suoi figli che non sanno ancora piangere. Ma lo vuoi a casa tua questo albero, è un regalo.
- No grazie, io preferirei un albero felice, che semini allegria, così crescono bocche, non sarebbe male, non dovrei più fare la raccolta differenziata dell’organico.
- Mi dispiace deluderti, salici felici non ne abbiamo più, ma se vuoi puoi venire a casa mia, così ti faccio vedere i tipi di albero che pianto.
- Ah, va bene, dove abiti?
- Appena giri è la prima traversa a destra, alla seconda non ci sono arrivato, è la casa arancione, dove c’è il pastore tedesco.
- Ok, ma come mai avete adottato un pastore tedesco?
- Perchè abbiamo fatto un’adozione a distanza, infatti sta in giardino ad allevare le lacrime che proprio ieri sono diventate salici lacrimanti.
- Che bravo pastore, le ha fatte crescere!
- Si, abbiamo fatto un affare, l’abbiamo trovato a Norimberga, a due pazzi di distanza da un manicomio.
- Ah, dopo verrò a trovarti.
- Girati... dietro di te c’è un nuraghe!
- Davvero?
- No!

Il nostro figlio a distanza

Ciao siamo due ragazze della seconda, vogliamo dire che da poco abbiamo fatto una cosa molto carina con una professoressa: abbiamo adottato un bambino povero brasiliano.
Questo bambino che abbiamo adottato si chiama F.A.B, è nato nel 2007 e viene da una famiglia che va avanti grazie alla misero salario dato dal lavoro dei cocco Babbasù.
La famiglia vive in una casa di mattoni crudi ricoperta di foglie di palme.
Grazie alla beneficienza possiamo fare qualcosa per lui.
Tutta la classe vuole incontrarlo dal vivo baciarlo e coccolarlo e magari giocare un po’ con lui. Noi siamo una classe molto pazza e divertente pero oltre al divertimento quando siamo a casa guardiamo la tv e vediamo che cosa succede un po’ nel mondo come i terremoti e poi ne parliamo in classe.

La mia tartaruga Gina

Un paio di anni fa, avevo una tartaruga di nome Gina: era da mesi che ne desideravo una, e finalmente, Gina arrivò. Con lei passai momenti indimenticabili; infatti in estate passavo tutto la mattina e il pomeriggio insieme a lei; le portavo da bere e da mangiare. Ma un giorno, mi dimenticai di chiudere il cancello e, come conseguenza, Gina morì. La ritrovai spiaccicata nell’asfalto: quella notte non dormii. Da quel giorno non chiesi più un animale.

Uno stop particolare

Due ragazzi amanti dell’aria pulita e delle passeggiate in bici nei parchi; decisero di bloccare il traffico nella strada più utilizzata dai veicoli di Roma.
Ma il loro tentativo fallì, perché dei tassisti infuriati li cacciarono violentemente via.
I ciclisti si riunirono per 2 settimane per ideare un metodo di far cambiare idea agli automobilisti; così decisero di creare un cartello dello “stop”, che sicuramente avrebbe fatto cambiare idea agli automobilisti.
Per ciascuna persona che si fosse fermata per abbandonare la propria macchina in premio avrebbe ricevuto una bici ed una borraccia d'acqua.
Beh… questa idea ha funzionato e quasi tutti gli automobilisti romani abbandonarono la macchina per andare in bici.