lunedì 1 giugno 2009

LO SPORT

Per me lo sport è un sano divertimento,
che per praticarlo andrei addirittura a Trento.
Il calcio è la mia passione
e per giocare salterei anche la colazione.
Per le partite di campionato,
sono sempre stato convocato
ma anche se perdevamo
per aver giocato bene festeggiavamo,
ma se avevamo vinto
festeggiavamo con l’istinto,
l’istinto ci diceva di festeggiare
andando in pizzeria a mangiare.

L’elemento magico: l’amico più bello

C’era una volta in un gran paese una poverella che non aveva genitori e viveva sola in una casa stretta e buia . Lavorava da 2 anni in una cucina e preparava i pasti ai bambini in un collegio.
Ogni giorno doveva affrontare la sua vita in silenzio, ma un giorno accadde una cosa stupenda: vide una penna che si muoveva da sola e da lì capì subito che sarebbe stata la sua speranza.
Diventarono subito amici e la penna le disse:potrai usarmi quanto vorrai , se scriverai nel tuo diario segreto i tuoi sogni tutto ciò che vorrai si realizzerà.
E così fu, da quel giorno diventò quello che sarebbe voluta diventare: una ragazza piena di speranza.

Il risveglio delle tenebre

Racconto ispirato al film omonimo

Un bambino di nome David aveva 6 fratelli e suo padre ne aveva 7. Era il più piccolo e veniva trattato male da tutti i suoi fratelli maggiori. Un giorno andò in giro e trovò una pietra che aveva inciso un segno a spirale. Si incamminò nella strada di casa e si accorse che qualcuno lo stava seguendo con un cavallo nero, e con un turbante sempre nero.
Allora il cavaliere si mise a correre verso di lui e fece cadere a terra David. Il cavaliere Disse a David: “dammi il segno“ allora David rispose: “non so di che cosa parli”.
Quindi il cavaliere gli ridisse di dargli il segno ma il ragazzo non sapeva ancora di che cosa stesse parlando Allora il cavaliere tirò fuori la spada e minacciò David.
All’improvviso scoppiò una luce fortissima da cui uscirono 10 persone che presero David e sparirono insieme a lui.
Si ritrovarono in una chiesa in cui nessuno poteva entrare senza il permesso di quelle persone. Queste persone spiegarono a David che si chiamavano betusti e che lui era un cercatore di segni con poteri che doveva trovare 6 segni per distruggere le tenebre che ogni1000 anni cercavano di impadronirsi della luce e del mondo e che in quel caso la luce era lui e i betusti.
Lui non ci crede subito allora i betusti dissero che il cercatore era il settimo figlio di un settimo figlio ma lui negò dicendo che aveva solo 5 fratelli allora i betusti dissero a David di chiedere del sesto fratello. Tornò a casa e la madre gli disse che il 6 fratello era suo gemello e che era scomparso il giorno dopo il suo compleanno.
Allora David tornò nella chiesa e disse che ora ci credeva e si mise a cercare i segni. Quando gli trovò tutti torno nella chiesa e vide che dentro era tutto nero come tutto il mondo quindi capì che era opera del cavaliere e si arrabbiò: uccise il cavaliere in uno scontro senza rivali e il mondo riprese la sua luce e la sua salvezza.


Nota dell'insegnante: prima di pubblicare ogni contributo, lo rivedo. Ma spesso ho talmente tanti lavori da rivedere che qualche errore mi sfugge. Chi vuole può scrivermi per segnalare questi errori.

Quando perdi la speranza perdi tutto

Giulia è una tipa che frequenta la mia scuola di danza, ha la mia età.
In verità è un po’ goffa, ma la sua passione è sempre stata la danza.
Da qualche anno partecipa a degli stage con il maestro del programma televisivo di Maria de Filippi: “Amici”, Steve La Chance.
Lui da sempre aiutava Giulia in tutto e per tutto, l’aveva convinta a credere in se stessa. Beh certo il suo fisico la limitava, ma aveva tanta volontà, voglia di farcela che decise di fare il provino per la scuola.
Fu scartata un paio di volte, ma Steve la spronava sempre, le diceva “PROVACI, PROVACI, LA DANZA E’ TUTTO, SE CI CREDI VERAMENTE VIVI FINO IN FONDO”.
Con questa grinta Giulia dopo tre anni venne presa.
Il suo percorso ad Amici non fu una passeggiata; infatti arrivata alla finale, per la sua goffaggine anche il suo insegnante perse la voglia di credere in lei e fu eliminata.
Tanti sforzi, tanta forza di volontà che in una serata furono mandati all’aria: Giulia aveva perso la voglia di sognare e senza un minimo di speranza la cosa più bella, più importante diventa un incubo.

Questa storia è stata ispirata alla partecipazione al programma di Daniela, che secondo noi ha perso la speranza di andare avanti.

Se sarai te stessa

Se sarai te stessa o te stesso
Non sai quanti amici tu potrai aver,
se tante coccole dalla mamma o dal papà
vorrai aver,
cose belle dovrai dar,
ma se tu cose negative
darai a loro
niente coccole, ma tanti guai,
in serbo per te ci son !!!!!!

Prova di sopravvivenza

Racconto di avventura

“Ciao Lizzie, fai buon viaggio e mi raccomando cerca del cibo e non allontanarti mai dai tuoi amici. Ciao ci mancherai tanto!!!”.
Ciao mamma, non preoccuparti sto via soltanto per due settimane!”. Gli ultimi saluti con la mia famiglia e...
Ciao sono Lizzie e ho 14 anni, sì lo so la mia mamma è un po’ esagerata con i saluti, ma la mia vita è così, mio fratello mi fa dispetti, mia mamma mi controlla sempre e mio padre non mi fa mai guardare il mio programma preferito. Sono in aereo con i miei amici perché devo andare in un’isola per una prova di sopravvivenza con il gruppo scout.
Ecco sono arrivata e ...” Lizzie noi stiamo iniziando a costruire un ripostiglio in cui ripararsi e per dormire!” ok, questa è la mia migliore amica Miranda.
Ho un po’ di fame: Miranda Gordon non pensate che dovremmo cercare un po’di cibo! Andiamo laggiù dove ci sono tanti alberi, magari troviamo anche qualche frutto.
C’è un piccolo problema dobbiamo scalare una montagna ci sarà un po’ freddo! Rieccoci ancora siamo in cima a una montagna ... Miranda ho visto dei frutti prendiamo tutti quelli maturi, poi li mangiamo insieme agli altri,aiutatemi a prenderli,ok.
Adesso scendiamo e andiamo a mangiare,che sonno andiamo a dormire, anche se ho un po’di paura poi domani mattina facciamo il bagno. Ciao ancora sono passate due settimane tutto bene per fortuna sono ancora viva. Ora vi lascio,ciaoo!

La forcina con due nomi “Giallina e Bella.”

Mi chiamo Giallina e sono la forcina gialla di Laura la mia amata padroncina. Lei ogni giorno per andare a scuola mi apriva la bocca e me la chiudeva tra i suoi capelli. Ma da quando la sua mamma le comprò le forcine nuove con omini disegnati, lei iniziò a lasciarmi, e quando mi metteva tra i suoi capelli io per dispetto le facevo venire i nodi, allora lei decise di buttarmi.
Dopo qualche minuto una bambina mi raccolse dalla strada e mi disse: “Ma tu sei bellissima e non ti lascerò mai perché tu sei bella e ti chiamerò Bella”.
E così io diventai la forcina preferita di quella bambina che si chiamava Camilla.

The migth of terminator 1

Era un caldo giorno di luglio, ed era talmente caldo che la notte si poteva arrostire un würstel senza accendere il fuoco, così, a mezz’aria.
Era l’1 luglio, solo 3 giorni alla festa dell’indipendenza quella volta sarebbe stata una festa memorabile!!!
Ma ad un tratto incominciarono a cadere non stelle cadenti ma dei piccoli pezzi, staccati forse dall’atmosfera terrestre, incominciarono a cascare su di noi.
Da esse incominciarono a uscire dei lumaconi che a mano a mano incominciarono a scoppiare e a far uscire un liquido rossastro-verdiccio.
Da tale liquido scaturì un blob che incominciò a moltiplicarsi e a entrare nei corpi dei malcapitati.
Entrarono dagli occhi e cominciarono a manipolare la mente degli umani facendoli ammazzare o suicidarsi con forchette, matite, righelli, fogli, monitor di computer, stampanti; ma i blob non sapevano che gli umani avevano il diritto di vivere come ce lo avevano i blob.
Arrivò il 4 luglio e le persone sopravvissute incominciarono a provare di tutto per liberare i posseduti (ormai decimati) e il presidente della repubblica incominciò a fare un trattato di pace e ci riuscì: la terra era salva e i blob???
Furono importati nella foresta amazzonica e nel deserto di Carnac.
Ma ancora oggi sono pronti a una nuova guerra: se sentite rumori, o se vedi qualcuno di notte, non ti preoccupare,
Terrorizzati!!!!!!!!!!!

Il falegname e il vampiro


Un giorno un falegname decise di andare con suo figlio in un bosco a tagliare un albero, ma quando prese l’ascia e la scagliò nell’albero, tagliò il braccio a suo figlio; allora subito corse a portarlo in ospedale.
Il bambino riuscì a cavarsela con un braccio finto e non venne affidato a suo padre ma a una coppia.
In verità questa coppia era formata da 2 vampiri che ogni notte dovevano uccidere qualcuno, mentre il bambino loro affidato doveva restare a casa.
Marco (il nome del bambino) non volle restare in casa, quindi in quella stessa notte andò dal suo vero padre per perseguitarlo. Marco faceva delle scritte sui muri della camera del padre e di notte faceva dei versi e diceva delle frasi contro di lui; le scritte erano di questo tipo “morirai presto” “avrai una morte molto dolorosa” e frasi come “verrò a ucciderti” .
Questo si ripeteva ogni notte e allora il padre decise di impiccarsi perché era stanco di questa storia.
L’anima del padre si impadronì del corpo di Marco e quest’anima spinse Marco ad uccidersi con un pugnale.
L’anima del padre era pronta a prendere altri corpi come quelli dei vampiri, soprattutto dei genitori adottivi di Marco.