lunedì 1 giugno 2009

Il falegname e il vampiro


Un giorno un falegname decise di andare con suo figlio in un bosco a tagliare un albero, ma quando prese l’ascia e la scagliò nell’albero, tagliò il braccio a suo figlio; allora subito corse a portarlo in ospedale.
Il bambino riuscì a cavarsela con un braccio finto e non venne affidato a suo padre ma a una coppia.
In verità questa coppia era formata da 2 vampiri che ogni notte dovevano uccidere qualcuno, mentre il bambino loro affidato doveva restare a casa.
Marco (il nome del bambino) non volle restare in casa, quindi in quella stessa notte andò dal suo vero padre per perseguitarlo. Marco faceva delle scritte sui muri della camera del padre e di notte faceva dei versi e diceva delle frasi contro di lui; le scritte erano di questo tipo “morirai presto” “avrai una morte molto dolorosa” e frasi come “verrò a ucciderti” .
Questo si ripeteva ogni notte e allora il padre decise di impiccarsi perché era stanco di questa storia.
L’anima del padre si impadronì del corpo di Marco e quest’anima spinse Marco ad uccidersi con un pugnale.
L’anima del padre era pronta a prendere altri corpi come quelli dei vampiri, soprattutto dei genitori adottivi di Marco.

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