domenica 31 maggio 2009

Il computer nuovo o vecchio ??

Ciao a tutti mi chiamo Claudia, ho 12 anni e mi piace un sacco la tecnologia e navigare con il computer.
L'altro giorno stavo navigando con il mio computer quando a un certo punto si spense all’improvviso. Allora mio padre decise di portarlo ad aggiustare.
Passarono un po’ di giorni, ma il meccanico di computer non aveva ancora chiamato per dirci che il mio computer era già pronto perché io lo potessi utilizzare di nuovo, ma nessuna chiamata. Alla fine mio papà decise di comprarmene uno nuovo.
Mi disse :
- Ascolta Claudia intanto che ti aggiustano il tuo computer ormai vecchio te ne compro uno nuovo. OK ?
- Va bene papà, però poi vorrei che tu andassi dal tecnico dei computer e gli prendessi il computer perché nonostante tu mi compri il computer nuovo io vorrei anche il computer vecchio, perché ormai io mi sono affezionata molto.
- OK!
Un paio di giorni dopo il papà di Claudia andò a prendere il computer nuovo e il computer vecchio, poi pensò : “Se le dicessi di scegliere tra quello nuovo e quello vecchio??? Si, scommetto che lei mi risponderebbe quello vecchio visto che ci ha passato più tempo.”
Quando tornò a casa il papà della ragazza le disse :
- Ciao ho preso una decisione tu dovrai scegliere se tenere il computer nuovo o quello vecchio.
- Ok , ma l’altro computer dove finirà???
- Se sceglierai quello nuovo, quello vecchio lo porterò nella discarica, invece se sceglierai quello vecchio, quello nuovo lo porterò al negozio dove l’ho comprato.
- Va bene, allora io scelgo il computer nuovo.
- V-va bene.
- Ma una notte mentre tutti dormivano, Claudia andò alla discarica, prese il computer vecchio lo portò a casa sua e lo nascose sotto il suo letto, dove nessuno l’avrebbbe mai trovato.

Il mostro del lago

Un giorno dei ragazzi andarono a fare una gita in un lago. I quattro ragazzi: Jake, Erik, Giulia e Giada incominciarono a montare le tende, a disfare le valigie ecc.
Quando era già calato il sole, i quattro ragazzi si raccontarono a vicenda delle leggende.
Ad un certo punto quando Jake stava raccontando la sua leggenda; spuntò dal lago un mostro terrificante che divorò i quattro ragazzi… la leggenda di Jake era riferita proprio a questo mostro.

LA GELATINA SUPER-USATA

Ciao a tutti, mi chiamo Billy e sono un barattolo di gelatina.
Sono stato comprato due settimane fa e vengo usato soprattutto da Gabriele ogni mattina.
Quando Gabriele va a scuola, non sono mai solo, perché nello sportello dove “abito” ci sono altri miei amici che non mi fanno mai sentire solo, con loro passo la maggior parte del mio tempo, quindi per me sono quasi fratelli.
Il primo giorno che sono stato a casa di Gabriele tutti “gli abitanti dello sportello” stavano piangendo per il funerale della gelatina appena finita, spero di non fare questa fine, ma Gabriele mi ha assicurato che anche se mi esaurirò non mi butterà nella pattumiera, mi riempirà con una ricarica.

L’ingiustizia in persona

Sono qui pronta a giocare la mia partita. Gioco a pallanuoto ed è la mia passione.
Tra circa un’ora giocherò questa partita mettendoci tutta la mia forza e lealtà: sono prontissima. Il mio allenatore ci chiama e ci dice di riscaldarci. Il tempo è passato ed entriamo in acqua.
Abbiamo finito il riscaldamento senza neanche darci il tempo di riposarci, l’arbitro fischia e ci fa il segno di inizio. Noi ci mettiamo in posizione: E VIA!!!!
La palla e nostra ecco il primo goal. Ma l’arbitro non ce lo dà.
Continuiamo così, l’arbitro è contro di noi, il mio allenatore glielo dice e a causa di questo si prende il cartellino rosso ed è costretto ad andare tra gli spettatori e non suggerire più alla squadra. Il capitano della nostra squadra fa un goal da 7 metri e l’arbitro non potendo dire che non era rete sbuffa e fischia il goal.
Alla fine vince la squadra avversaria.
È davvero un’ingiustizia e non glielo perdonerò mai a quello stupito arbitro: era la mia partita e lui me l’ha rovinata.

Il racconto di Enea

Una tavola di un altro fumetto sull'Eneide.

Eneide illustrata

Vediamo ora qualche tavola dell'Eneide illustrata da un'alunna.
Purtroppo per motivi di tempo non è possibile scannerizzare tutte le tavole.



Un'altra pergamena

Ecco qualche tavola della pergamena realizzata da un altro alunno.

Po alla riscossa

Salve! Sono Po, mi chiamo così, perché è il posto in cui i miei padroni mi hanno trovato.
Sono un cucciolo di panda, sono il fedele amico di Gabriele.
Mi nutre per 3 volte al giorno con doppia porzione di canne di bambù a colazione.
Mi lascia sempre libero in giardino a passeggiare e a fare un breve pisolino prima di cominciare le lezioni di kung – fu, che a me piacciono tanto; vorrei arrivare al livello di Kung - fu Panda mi piacerebbe anche avere il suo coraggio, è il mio mito.
I miei allenamenti si svolgono innanzitutto con una lunga meditazione la quale aiuta a purificare lo spirito. Dopodiché iniziano gli allenamenti di rinforzamento dei muscoli.
Il mio padrone ha molta cura di me mi spazzola il pelo e mi rassicura quando ho paura.
Insomma non ho mai avuto un padrone così in gamba è il migliore in assoluto....

Commistione

Giada ha realizzato una pergamena originale: ha inventato una storia ambientata nei nostri tempi illustrandola nello stile maya.
Ecco una tavola.

venerdì 29 maggio 2009

Il filtro magico

Isotta ai cavalieri di Cornovaglia consegnata fu
E la madre erbe, radici e fiori colse,
Nel vino li fece macerare.
Breangean ancella fidata, filtro
In patria di Marco dovette portare
Con Isotta, sua signora
Doveva farlo innamorare.
In lacrime se ne andò…
E Tristano rincuorando l’ancella
Ma essa nulla volle sentire.
Assetati per il sole ardente,
Per sbaglio il filtro incompetente assaporarono,
E amore e odio insieme trovarono
Breangean addolorata entrò
E il suo dolore confessò.

(ispirato al brano in prosa letto in classe).

lunedì 25 maggio 2009

Ho la morte negli occhi…

A Rimini girava la voce di un uomo che uccideva con lo sguardo.
Un bambino notò un uomo tutto imbacuccato e gli chiese: Signore, perché non si scopre almeno la faccia ?
L’uomo gli rispose: Sei sicuro di volerlo?
L’uomo si scoprì e il bambino cadde a terra senza vita.

L’uomo senza testa…


Grimm e tanto tempo fa era in giro nel bosco delle teste maledette.
Un uomo di nome Yashi stava cacciando la sua testa, lui scappava e aveva paura, Yashi inferocito lo prendeva di mira con il suo arco infuocato.
In un primo momento, come Yashi colpisce alla testa Grimm urloacome non ha mai fatto in tutta la sua a vita.
Si stacca la testa e la porta come trofeo in città, tutti lo ammirano e festeggiano con i boccali di birra in giro per la città.
Grimm resuscitato sembrava il diavolo, si voleva vendicare di tutto il male che gli avevano fatto.
Sopra un cavallo nero correva all’impazzata, ammazzava tutti quelli che incontrava, piccoli e grandi. Dentro una cassa di ferro c’era la sua testa, che lui si riprese con tanta gloria.
Ed infine dopo tanti anni la gente del paese lo chiama L’UOMO SENZA TESTA.

I miei ultimi giorni di scuola

Questi ultimi giorni di scuola sono stati divertenti e indimenticabili, mi sono divertita molto con i miei nuovi compagni, e se alcuni dovessero essere bocciati io comunque mi ricorderò di loro perché erano molto simpatici e vivaci.
Per esempio il primo giorno di scuola pensavo:
- Chissà come saranno i miei nuovi compagni di scuola, e le professoresse?!?!?!? AIUTO!!!!!
Ma adesso che ho conosciuto i miei nuovi compagni e miei nuovi professori ho capito che sono molto simpatici!!!
Per me le professoresse sono tutte brave e simpatiche ma la professoressa Vizzari è particolarmente simpatica e gentile, perché ci porta in sala computer, ha creato un blog in cui possiamo pubblicare racconti e disegni, in modo che poi la gente visiti i blog e commenti i lavori che abbiamo fatto. Mi sono divertita quest’anno e spero che l’anno prossimo mi diverta ancora di più.

La pietra verde



1 . Uno strano fatto
QUANDO LE IPOTESI DIVENTANO MOLTO RADICALI, LA VERITÀ È MOLTO LONTANA.
Era giorno, quando andai a raccogliere gigli.
Nessuno sapeva della mia “passione”: non volevo essere frainteso!!!
Ma ad un tratto poggiai gli occhi su un fiore, e quando lo vidi, restai senza parole: tanto che quasi mi usciva bava dalla bocca: era il famoso giglio d’oro di Candracan!!! Cresce solo una volta al secolo!! Dicono che porti un messaggio divino dentro.
Con cura lo presi e lo portai a casa. Con molta fatica riuscii a romperlo: infatti gli scattai prima qualche milione di foto.
Lo ruppi, ma, che storia è mai questa: un cerchio alchemico!?!?!?
2 . Il richiamo della foresta
4 triangoli incrociati tra loro con dei cerchi ai vertici??? Cosa stava a significare??? Andai a cercarlo su un libro di magie e trovai :
Girimonio: cerchio alchemico di 99° livello usato da molti stregoni condannati a morte. È il richiamo della foresta. Chi riesce a evocarlo avrà il totale controllo sulle creature di essa.
Molti dicono che per evocarlo si usi l’alchimia.
Ci provai: recitai quel che mi sentivo giusto di dire in quel momento e, come per magia … … …
Ci riuscii!!
Non sapevo neanche come avessi fatto, ma ora ero il padrone della foresta: feci entrare un ermellino in casa mia e lo diedi alla mamma perché è da molto che ne voleva uno.
Andai da i miei amici ma non mi credettero:
adesso gliel’avrei fatto vedere io … … …
3 . La decisione
TROPPO POTERE DA MOLTE VOLTE ALLA TESTA … … …
Feci una sfida con i miei amici: chi avesse trovato per primo una volpe e l’avesse accarezzata nella testa e nella pancia sarebbe stato il re della foresta.
I miei tre amici ne trovarono una, ma scapparono, e io, invece, ne trovai ben sette e le portai pure in classe: tutti le volevano accarezzare.
Incominciai anche a far venire molti ragni e toporagni, e feci ballare loro il valzer. Ma improvvisamente sentii nel cuore un vuoto:
Un animale era stato ucciso!!! L’odore del sangue arrivò sino in classe.
Chi potrà mai essere stato???
Con i miei amici ci organizzammo e decidemmo di partire per scoprire il colpevole e la vittima.
Ma sento che non è umano … … …
Ma Sergio, il più fifone di tutti non voleva venire. Era una decisione molto importante, lo so , ma si doveva sbrigare a decidere!!!!
4 . La gola
OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE … … …
Ci incamminammo, ma ogni strato della foresta era più buio e pauroso, con animali sempre più strani e brutti, ma erano nostri amici.
Ci dissero che c’era una gola dove avrebbero trovato il corpo della vittima.
La notizia si era sparsa in tutta la foresta perché la vittima era un leone … … …
Arrivammo alla gola e ci entrammo, era piena di spine alle pareti, ma all’improvviso una mano che spuntò dalla parete prendendo Sergio ma io tagliai il braccio con il mio coltellino tascabile da missione.
Sergio se ne andò. Dopo qualche tempo sentimmo le sue urla : avevano catturato Sergio!!!
5 . L’ASSALTO
IL PRIMO PASSO PER AFFRONTARE LA PAURA È AFFRONTARLA … … …
In fondo alla gola c’era un arco fatto di ossa di animali:
tutti leoni!!
Andammo più avanti e vedemmo Sergio attaccato al soffitto con una specie di tela verde.
Delle ombre uscirono da sotto il pavimento e un lumacone gelatinoso si mise vicino ai piedi di Antonio. Lui aveva paura delle lumache e quindi si mise a urlare svegliando tutti. Gli tolsi quel coso dalla gamba e ci nascondemmo. Intanto Antonio aveva deciso di tenere Sluggy, (il nomignolo del lumacone) che ci indicò dove erano tutti.
Presi una spada di fuoco ghiacciato elettrico e mi fiondai contro quei mostri: ME LA PAGHERANNO!!!!!!
6 . DEATH OF KILLER
Oh, sì, me la pagheranno molto cara!! Nessuno da quando ero il re della foresta aveva ucciso qualcuno!! Speravo fosse morto naturalmente, ma quando ho sentito il tuo odore, l’ho riconosciuto subito!!!
VERO, SERGIO????
-“Si, è vero … ”- mi rispose;
Anche lui aveva una spada, ma meno potente della mia, ma era:
1. Più veloce della mia;
2. Più lunga della mia;
3. Meno forte della mia.
Gli ruppi la spada in un sol colpo e lo infilzai trucidandolo.
I lupi si misero a ululare, gli uccelli a cantare, lo spirito della foresta era libero!!!
Il giorno dopo al telegiornale dissero che un altro leone era morto … … …
Sergio è tornato!!! … … … … …

Resident evil: un film che adoro


In una città venne diffuso un virus chimera.
Tutto o tutti quelli che venivano contagiati,
Diventarono una specie di morti o non morti.
Queste creature in cerca di carne umana divoravano
Tutto quello che cercava di ostacolarlo.

Bilancio sull'anno scolastico

In questo anno scolastico ho vissuto più aspetti positivi che aspetti negativi.
Tra gli aspetti positivi ci sono tutti i lavori extra, i laboratori, le materie in cui si usano materiali tecnologici e le materie che mi sono sempre piaciute.
- Tra i lavori extra ci sono: le uscite per fare partite per l’educazione fisica, le uscite per andare al comune per il consiglio comunale dei ragazzi, dove non sempre sono potuto andare.
- Tra i laboratori ci sono: il laboratorio di opzionale, in cui abbiamo fatto una pergamena maya e un fumetto sull’Eneide, poi c’è il laboratorio di francese, dove abbiamo visto delle filastrocche e delle ricerche sulla Francia.
- Tra le materie in cui si usano materiali tecnologici ci sono: la grammatica, l’antologia, l’epica, quando abbiamo in orario queste materie, per la maggior parte delle volte andiamo nell’aula informatica dove scriviamo testi che poi verranno pubblicati nel nostro blog.
- Tra le materie che mi sono sempre piaciute ci sono: la storia, la matematica e l’inglese.
Per quanto riguarda le amicizie, ho fatto amicizia con tutta la classe, ma ho fatto anche altre amicizie con alunni di altre classi.
Aspetti negativi non ne ho vissuto tranne qualche incidente dentro la classe, come la gomitata nel labbro e le lezioni non totalmente comprensibili a causa non di uno ma di quasi mezza classe.

La partita dell’amicizia


Oggi è un giorno speciale, il giorno in cui ci sarà la mia rivincita, la mia vendetta.
Mi chiamo Giulia e sono un’appassionata di pallavolo, è il mio sport preferito.
Gioco in serie B, uno splendido livello che ho raggiunto con grinta e passione, e ne sono fiera.
La mia migliore amica è Miriam, che condivide la mia passione. Oggi il nostro allenatore deciderà con una partita la migliore.
Il nostro allenatore, Paolo, ci ha spiegato che in questa partita io e Miriam saremo rivali. Con una stretta di mano abbiamo giurato lealtà e questo sarà di sicuro. Però oggi giocherò da giocatrice e non da amica, come del resto farà lei. Sono proprio curiosa di vedere chi vincerà.
Questa partita è speciale e ce la metterò tutta. Ecco il fischio d’inizio: A NOI DUE.

La crudeltà del tradimento

Ecco un'altra storia scritta con la tecnica dello straniamento.




Ciao sono Jack sono il sasso portafortuna di una bambina molto povera, così tanto che la sua cameretta è un letto che ha trovato pochi giorni fa in un cassonetto della spazzatura.
Un bel giorno siamo andati insieme a fare un giretto a piedi, lei mi teneva in tasca come sempre; mi stavo divertendo moltissimo, ma a un certo punto mi sono addormentato….
Appena svegliato mi sono accorto che ero finito in strada: “La mia amichetta mi ha lasciato.. noooo.. no. Ho troppa paura se rimango da solo aiuto aiuto” .
Ero lì tranquillo abbandonato al mio destino quando il mondo iniziò a girare e io volavo e ricadevo volavo e ricadevo noooo che terrore che è stato, durò solo un minuto ma a me quel minuto è sembrato un’eternità. Alla fine ho capito che era un bambino che mi calciava…..
E io sono ancora qui che aspetto una vita migliore.

Giada T.

domenica 24 maggio 2009

Pergamena

Ecco qualche tavola (sempre sulle divinità precolombiane) realizzata da Alessia S.



Il vento viaggiatore

Il vento viaggiatore
viaggia, viaggia
dal monte alla spiaggia
e mai non sa trovare
un posto per riposare
il suo pianoforte è
il bosco intero
con la betulla bianca
e il pino nero
suona, suona
e non si stanca
suona una musica
senza parole ma per
chi sa capire la sua
canzone vuol dire
via le nuvole fuori
il sole.

La bambina del bosco

Un giorno ,un ragazzo di nome Lucas volle fare una passeggiata nel bosco; ad un tratto Lucas sentì un rumore allora si avvicinò… quando vide una bambina; allora Lucas le chiese “Che cosa ci fai qui ?” la bambina rispose” Io ci vivo in questo bosco, è la mia casa, è il posto dove mi nutro…”
Lucas chiese “Di cosa ti nutri?”
“Ora di te!!!” rispose la bambina .
Da allora Lucas non fu più visto da nessuno…

La gita. E la porta per entrare nell’inferno

Un bel giorno una famigliola, approfittando della fine della scuola dei due figli ed insieme a degli amici, decise di fare un gita in un castello che si trovava sopra la cima di una montagna. Quando arrivarono gli amici, decisero tutti di partire a piedi per rendere la gita ancora più avventurosa.
Appena arrivarono ai piedi della montagna decisero di fermarsi per il troppo buio.
La mattina dopo il sole splendeva più del giorno prima, ma a un certo punto si sentirono le grida della figlia: “Mamma mamma, mamma mamma corri hanno preso i nostri amici”.
La madre arrivò di corsa e le chiese: “Sei sicura che li abbia presi qualcuno? Magari sono usciti un po’”
La figlia piangendo le mostrò un biglietto che la madre lesse davanti a tutta la famiglia singhiozzando: “Loro sono le prime mie vittime, per non morire anche voi dovete andare entro il 9 Luglio 2008 nel mio castello e forse vi salverete”.
Il padre disse spaventato: “Ma oggi è proprio il 9 di Luglio”… sì ma lo sapevano tutti…
Spaventati decisero di partire subito…..
Erano le 21.00 ed erano arrivati al castello, e con grande stupore videro che la porta era aperta.
Appena entrarono sentirono: “Eccovi il posto in cui morirete”

Pergamena divinità precolombiane




Ecco qualche tavola realizzata da Clarissa M.

Poesia sull'amicizia











L’amicizia è fatta di tanti sentimenti
Ma possono esserci anche molti lamenti
Amore, sincerità
Ma è indispensabile la lealtà
Un amico è la spalla su cui piangere
Dai miei problemi mi fa emergere
Una finestra all’aria aperta
La liberazione della mia coscienza ne è esperta
Dei miei segreti è responsabile
Un consiglio indispensabile

Dal punto di vista di un orsacchiotto

Mi chiamo Banny e sono l’orgoglioso orsacchiotto di Francesca, la mia padroncina che è molto carina con me, ma da quando ha ricevuto un nuovo orsacchiotto passa più tempo con lui che con me…..allora io mi offendo e a volte quando lei usa il suo nuovo orsacchiotto io faccio degli strani versi in modo che poi lei si giri e badi anche un po’ a me.
Allora quando doveva andare in gita un giorno doveva decidere che orsacchiotto portare e non so come ma lei aveva scelto me…..e non faceva altro che dirmi: “Che bello, baby, tu sei il mio orsacchiotto preferito e non ti lascerei per nessuna ragione al mondo: ti voglio tanto bene”.

Roberta L.

Cavalli alla riscossa

Racconto brevissimo scritto con la tecnica dello straniamento.

Mi chiamo Willy e sono un cavallo. Domani sarà il giorno della gara mondiale di corsa dei cavalli. Mi sto allenando con il mio allenatore di nome Matteo, lui mi insegna a correre bene e veloce per poter vincere la gara. Ecco è il giorno e sono dentro la cella di partenza. Siamo partiti. Mi separano dalla coppa solo 10 metri e sono primo. Ecco ho tagliato il traguardo, non ci credo sono primo! Evviva!

Matteo P.

Fumetto sull'Eneide



Ecco una tavola del fumetto realizzato da Gabriele C.

Eneide a fumetti o illustrata

Sara P. ha optato per le sequenze illustrate anziché per il fumetto.
Ecco una tavola del suo lavoro.

Pergamena precolombiana

Ecco qualche lavoro realizzato da Gabriele C. nell'attività opzionale sulla mitologia mondiale.









Testo di riferimento: Fiona Macdonald, I Maya e gli Aztechi, Edizioni White Star.

venerdì 22 maggio 2009

The grudge

Vi è mai capitato di vedere un film con delle maledizioni ? bè a noi sì…..
Un ragazzo si buttò dal balcone buttando tutta la sua vita a mare perché
aveva visto…..
Una ragazza che lavorava in una casa famiglia vide un’immagine … vide una faccia mostruosa che saliva le scale, il mostro era tutto sporco di carta. Sali in una stanza,aprì la porta e dentro l’armadio vide uno spirito maligno che la mangiò al tal punto di diventare uno zombie senza cuore,senza occhi,divisa a metà con il sangue. Nella soffitta trovò un libro con tutta l’ infanzia di un bimbo e la sua madre che venivano maltrattati dal padre. Da quel libro nacque una maledizione che narrava la trasformazione di un bimbo e di sua madre. La ragazza di nome Stelli decise di scappare, ma quando apri la porta e vide il bambino morto e la sua mamma anch’essa morta.
Cercò di scappare un’altra volta, ma questa volta morì…………

storia di mulinubecciu

Due americani decisero di comprare una casa disabitata.
Un giorno sentirono bussare alla porta e videro una bambina che chiese loro un
bicchiere d’acqua.
La notte seguente dalla stanza da letto sentirono il rumore di chi bussa alla porta.
Guardando dallo spioncino videro ancora una volta la bambina.
La mattina seguente andarono dai vicini per invitarli a cena. Quando entrarono nella loro casa videro una bellissima cornice d’argento e nella cornice c’era la foto della bambina che bussava alla loro porta per chiedere l’acqua.
La notte successiva sentirono ancora una volta bussare alla porta e i ragazzi aprirono e videro di nuovo la bambina e le chiesero: “ma tu sei morta?”.
La bambina rispose di siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

La bicicletta maltrattata

Ciao, sono Paolo e sono una mountain bike; vi voglio raccontare la mia storia crudele in modo che voi non maltrattiate la vostra bici.
La mia storia è iniziata così: dopo che ero uscito dalla fabbrica di produzione, un furgone mi portò in un negozio molto accogliente dove restai pochissimi giorni.
Già dal primo giorno, i bambini mi toglievano dallo scaffale e mi provavano, dovevo sopportare pesi enormi! Ma un giorno, mi provò un ragazzino mingherlino che convinse il padre a comprarmi, mi sentivo felicissimo!
Quando arrivai alla casa di Luca, mi accolsero bene e mi portarono in una cameretta. La sera Luca volle fare un giro su di me, ma lui non sapeva prendere la bici, di conseguenza ogni metro che faceva sbandava e cadeva insieme a me, allora un giorno stanco di questa storia decise di dare le colpe a me.
Sentii che disse al padre: “Quella bici è bruttissima, vendiamola!”, allora io mi sentii inutile e me ne andai lontano.
Trovai un recinto dove c’erano montagne di bici… pensavo che fosse la mia famiglia, invece era una discarica in cui una calamita gigante mi prese all’improvviso, mi buttò in un macchinario che non conoscevo, solo dopo mi accorsi di che cosa si trattava, era un “Distruttore di bici!”.

Breve filastrocca

Se un amico vuoi trovar
Prima il tesoro dovrai scovar
Se un bacio dalla mamma
Vuoi aver
Una canzone dedico a te
E se quella significato
Non ha!!
Una filastrocca divertente
Ti accontenterà!!!

Il coraggio: la forza di andare avanti

“Sh,sh”...mi dice mia madre quando due cacciatori si avvicinano a noi.
Il mio cuore batte fortissimo “boom”, “boom”.
La mamma allora mi dice “stai qui, ora lo faccio andare via”.
Ho paura, non oso guardare.
Ad un certo punto però sento uno sparo; corro a vedere.
Mia mamma era lì, accasciata a terra che gridava aiuto, ed io vicino a lei che non potevo fare niente, a parte andare a chiamare qualcuno per poterla aiutare perchè ormai a poco a poco stava esaurendo la voglia di farcela, la fiaccola della vita si stava spegnendo.
Vedo tanta gente, ma nessuno mi vuole ascoltare.
Corro per mezza foresta fino a quando non trovo una cerbiatta che mi segue.
Ma quando arrivai, per mia mamma non c'era più niente da fare, era diventata un bellissimo angelo.
Chinai il capo e delle lacrime mi attraversarono il viso.
Mia madre era morta per salvarmi.
Ora sono grande e insegno ai miei figli ad avere coraggio: perchè senza quello non avranno mai forza di andare avanti.
Sono un coniglio adulto ed il mio cuore batte per mia mamma che mi ha insegnato in punto di morte ad avere grinta e coraggio per vivere.

Il diario ritrovato

Di recente, in America è stato ritrovato un diario segreto appartenente ad una certa Emily, che a quel tempo aveva undici anni circa.
Voi vi chiederete perché gli studiosi e gli scienziati hanno preso in esame questo diario. Beh, perché il diario si pensa sia scritto da una bambina morta. Chiaramente non si può chiedere ai genitori che sono morti da tempo e di qualche amico non si ha nessuna traccia.
Una delle pagine che fa capire la morte della piccola è dove essa scrive: “ Caro diario oggi è il 21 maggio del 1941 e finalmente mi trovo qui con mamma e papà a giocare con loro”.
Charls Hanton uno scienziato famosissimo ha spiegato che i genitori della piccola sono finiti nella fossa comune nel 1921, quindi addirittura sono morti vent’anni prima.
Adesso la domanda che si pongono gli esperti è come abbia fatto la piccola a scrivere. Questo ancora non si sa, però se si va in America è sempre meglio guardarsi alle spalle…
Emily potrebbe farvi una visitina…

Contagiati dai morti

Una bambina di nome Noemi andò al museo archeologico di “Mortus”, una città allora famosissima per le anime assassine, che giravano di notte per le strade,era una gita scolastica da lei tanto desiderata.
Quando tornò a casa,ormai notte,vide che non c’era nessuno, spaventata gridò: “Dove siete?”.
Sentì una voce che diceva “Siamo qua”, la bambina si girò e vide tutti i componenti della famiglia pieni di sangue: erano stati contagiati dalle anime assassine, la bambina allora disse: “Cosa vi è successo?” tutti insieme risposero: “Siamo morti,siamo in paradiso.”
La bambina disse:”Tornate qua, ho paura” e i genitori risposero: “Noooooooo!” e sparirono. Ma ogni tanto tornarono a fare paura a Noemi che ormai viveva nel terrore

lunedì 18 maggio 2009

La stanza dei segreti

Nella periferia di un piccolo paese situato tra i monti Sardi c’era una grande villa, dove abitava una ricca e nobile famiglia arrivata dall’America per trovare un po’ di pace e tranquillità. Questa infatti aveva subito un grosso lutto; Oliver il più piccolo di casa era rimasto vittima di un incidente stradale all’età di cinque anni.
Era un bambino bellissimo, dai soffici capelli castani e profondi occhi verdi. Il suo animo era gentile e in ogni persona che incontrava lasciava di sé un dolce ricordo.
Da sempre Oliver aveva la passione dei trenini tanto che la madre Rose aveva allestito una stanza immensa con i modellini in ricordo del suo amato figlio; passava ore e ore in quella camera, ogni piccolo angolino era speciale per lei, ci teneva a quel posto: nessuno poteva accedervi.
Una notte in cui pioveva tanto la sorella di Oliver, Elisabeth, spinta dalla curiosità si avvicinò alla porta e sentì rumore, la porta scricchiolò e subito la piccina si nascose dietro alla tenda e vide un’ombra, di corsa andò dalla madre che le disse di riandare a letto perché ciò che era accaduto era stato solo un brutto sogno.
Una volta a letto Elisabeth continuò a pensare all’accaduto senza trarne nessuna conclusione: poi si addormentò.
La notte seguente andò nuovamente verso la stanza ed ebbe il coraggio di entrarvi. Lì, sotto il chiarore della luna riflessa nella finestra, vide finalmente in faccia quell’ ombra: era Oliver.
Il fantasmino, accorto della presenza della piccolina, che urlò per tutta la casa, la inseguì fino a farla ruzzolare giù per le scale.
Quando si risvegliò, la bambina era stranamente insieme al fratellino nella sala dei giochi di Oliver. Anch’essa era deceduta.
Finalmente il bimbo aveva trovato una compagna di giochi.

Alessia S.

Il sangue della penitenza

Abitavo in un paesino in cui tutti fingevano di amarmi, ma io in quel tempo ero ancora ingenuo e non potevo capire. Sono un cane e mi chiamo Samantha: ho vissuto per tanto tempo nel mio paese natio, ma adesso è troppo tardi per le scuse e mi vendicherò.
Appena nata mi ha accolto a casa sua James che mi ha sempre curato come fossi sua figlia. Pian piano conquistai l’amore di tutti e io ero felice.
Ma è da grande che capii di quale fosse il cuore che avevano sempre nascosto di non amarmi veramente ma di sfruttarmi al loro favore.
Capii che l’uomo non poteva mai cambiare da quel mostro che era, così decisi di scappare giurando vendetta…
Ora sono dalla parte dei cattivi, cioè un gruppo di cani maltrattati come me decisi a fargliela pagare a quei maledetti uomini. Questa notte accadrà ciò che volevo e l’uomo perirà……
Vi dico solo che riuscirò nel mio intento e che quel dannato paesino scomparirà per sempre assieme ai suoi abitanti massacrati.

Sara P con Giada T

I tre segni del male La paura, il terrore e il destino

La storia inizia con una famigliola, con due bambini e due genitori.
Essi partirono in una gita in campagna e pian piano si fece sera, allora decisero di dormire in macchina per trascorrere una notte diversa dalle altre, e tutto trascorse tranquillo. Tempo dopo decisero di andare insieme ad alcuni amici per far provare loro l’emozione di dormire in campagna. Il mattino seguente loro e gli amici decisero di fare una passeggiata a piedi ma al loro ritorno non trovarono più la macchina: era sparita!
Così decisero di rimanere li, perchè pensavano che quello fosse un segno del destino che li spingeva a stare in quel posto.
Si misero a lavoro e così costruirono una casa sopra un fico che permettesse loro di dormire indisturbati la notte. Durante la notte entrò qualcuno.
La mattina dopo tutti erano scomparsi e nella casa rimasero solo i due bambini, nella terra sottostante tracce di sangue ma di quel qualcuno nessuna traccia. I bambini terrorizzati non sapevano cosa fare. E alla fine decisero di indagare…
Innescarono una trappola e aspettarono la notte. La mattina la trappola era piena: dentro cerano i genitori indemoniati con tre buchi sanguinanti sul collo, non c’era altra scelta dovevano ucciderli.
Traumatizzati scapparono e incontrarono dei zombi: erano i loro amici.
Solo da grandi i ragazzi capirono che quel mostro che aveva indemoniato i genitori non era mai esistito ma che era solo una forma del male e di paura che si era abbattuta sui genitori spingendoli a passare dalla parte del male, e chiunque notasse i segni sul collo lo diventava anch’esso….

L’uomo che diceva sempre sì

C’era una volta un uomo che diceva sempre sì: tutti cercavano di fargli dire di no però non ci riusciva mai nessuno.
Un giorno uno straniero venne a sapere di questo uomo e del suo sì allora si mise in cammino per giorni e notti senza mai arrivare non si fermava neanche per mangiare sino a quando non arrivò a destinazione giunse li e cercò subito un ristorante.
Lo trovò, si sedette e incominciò a mangiare. Subito dopo si rimise in cerca dell’uomo, lo trovò e diventò subito suo amico.
Dopo sei o sette giorni lo straniero si stufò di stare sempre lì ad ascoltare l'uomo. Si recò a casa sua, aprì la porta e gli disse “Vieni con me”. Allora si fecero prestare una macchina e lo straniero portò l’uomo in un posto deserto. I due scesero e lo straniero chiese: “Vuoi morire”?
L’uomo che diceva sempre sì, spaventato, disse “No” però l’altro lo uccise lo stesso
Francesca D.

La tua faccia da morto

A Sestu un bambino di nome Matteo a mezzanotte stava prendendo il fon e aveva dietro uno specchio. All’improvviso si sentì toccato alla spalla destra e si girò.
Nello specchio vide una faccia simile alla sua tutta bruciata.
Il giorno dopo Matteo morì a causa dell’esplosione di una bomba.
Pensate a come era la sua faccia dopo.

Matteo P.