domenica 31 maggio 2009

L’ingiustizia in persona

Sono qui pronta a giocare la mia partita. Gioco a pallanuoto ed è la mia passione.
Tra circa un’ora giocherò questa partita mettendoci tutta la mia forza e lealtà: sono prontissima. Il mio allenatore ci chiama e ci dice di riscaldarci. Il tempo è passato ed entriamo in acqua.
Abbiamo finito il riscaldamento senza neanche darci il tempo di riposarci, l’arbitro fischia e ci fa il segno di inizio. Noi ci mettiamo in posizione: E VIA!!!!
La palla e nostra ecco il primo goal. Ma l’arbitro non ce lo dà.
Continuiamo così, l’arbitro è contro di noi, il mio allenatore glielo dice e a causa di questo si prende il cartellino rosso ed è costretto ad andare tra gli spettatori e non suggerire più alla squadra. Il capitano della nostra squadra fa un goal da 7 metri e l’arbitro non potendo dire che non era rete sbuffa e fischia il goal.
Alla fine vince la squadra avversaria.
È davvero un’ingiustizia e non glielo perdonerò mai a quello stupito arbitro: era la mia partita e lui me l’ha rovinata.

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