venerdì 15 maggio 2009

La forza di reagire

Questo racconto costituisce una sperimentazione della tecnica dello straniamento.

Sono nel nido, attendo che mia mamma mi porti qualche buon vermicello. Poi all’improvviso sento dei passi su una scala appoggiata al mio albero. I rami oscillano e io ho paura. Mamma sta per arrivare, poi d’un tratto svolta e si appoggia alla rete, lontana. Con uno sguardo disperato mi grida: “Figliolo, figliolo, zitto, non urlare e nasconditi! Figliolo!”.
“Mamma ho paura, non so volare, aiuto, ho paura!”
Sento l’odore degli umani che salgono, ho paura.
Mi nascondo in fondo al nido e dal buco dove mamma entra e esce, vedo un grande occhio.
“ECCOLI!CI SONO!” dicono. Ma non possono parlare a voce bassa?!
I miei fratelli, che prima dormivano, si svegliano di soprassalto e, impauriti, ci stingiamo insieme. La nostra mamma cerca di mandarli via svolazzandogli intorno, e ci riesce.
Loro se ne vanno, dicendo: - “UFFA!MA TORNEREMO A VEDERE SE SONO CRESCIUTI!”. Tiriamo un sospiro di sollievo, ma il peggio è passato.

Sara P.

Nessun commento:

Posta un commento