
Io mi chiamo Sting e sono un paio di occhiali appartenenti a Matteo. Insieme abbiamo visto tanti paesaggi, persone e animali perché lui era un fotografo.
Matteo ha deciso di vendermi perché ormai i gradi mancanti della sua vista sono aumentati. Mi ha venduto a un tizio di nome Gianluca, famoso per aver comprato un grandissimo numero di occhiali che dopo si divertiva a distruggere.
Però con me non lo fece ma mi tenne con lui e ho capito che in lui c’è un cuore.
Matteo P.
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