venerdì 29 maggio 2009

Il filtro magico

Isotta ai cavalieri di Cornovaglia consegnata fu
E la madre erbe, radici e fiori colse,
Nel vino li fece macerare.
Breangean ancella fidata, filtro
In patria di Marco dovette portare
Con Isotta, sua signora
Doveva farlo innamorare.
In lacrime se ne andò…
E Tristano rincuorando l’ancella
Ma essa nulla volle sentire.
Assetati per il sole ardente,
Per sbaglio il filtro incompetente assaporarono,
E amore e odio insieme trovarono
Breangean addolorata entrò
E il suo dolore confessò.

(ispirato al brano in prosa letto in classe).

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